Secondo quanto emerge da uno studio del Centre Hospitalier Universitaire Saint Pierre di Bruxelles, in Belgio, pubblicato sulla rivista European Journal of Endocrinology, un terzo delle donne in gravidanza ha carenza di ferro. Un problema da non trascurare, perché può aumentare il rischio di problemi tiroidei e complicanze, come ad esempio aborti spontanei e nascite pretermine.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 1.900 donne in gravidanza, nel primo trimestre della gestazione. Hanno misurato il livello di ferritina nel sangue, un indicatore dell’eventuale carenza di ferro, oltre che quello di alcuni valori che potevano evidenziare un cattivo funzionamento della tiroide e possibili malattie autoimmuni tiroidee. Dai risultati è emerso che il 35% delle donne, quindi oltre un terzo, aveva una carenza di ferro. Del gruppo che ne era carente, il 10% aveva una problematica autoimmune della tiroide, comparato al 6% di chi invece non aveva questo problema. Anche l’ipotiroidismo non legato a cause autoimmuni era più diffuso tra le donne che avevano un deficit di ferro (20% rispetto al 16% che invece aveva livelli normali).
“Le donne dovrebbero essere controllate per la carenza di ferro durante la gravidanza anche prima – spiega Kris Poppe, autore principale dello studio – bisognerebbe prescrivere se necessario degli integratori per ridurre una serie di complicazioni della gravidanza che sono ormai note, mentre invece dev’essere ancora provato con ulteriori studi che ciò possa servire a ridurre i problemi tiroidei”.